Polo Museale

30 Maggio 2024

3. La Cucina – The Kitchen

Una guida sonora agli ambienti del museo.
An audio guide to the museum ambiences.

Trascrizione
italiana.

Siamo ora all’interno della cucina. Questo ambiente costituiva il nucleo centrale della casa e quello più sfruttato quotidianamente. La più importante fonte di calore è il caminetto, utilizzato anche per cucinare. Vediamo infatti appeso un “burzunetto” per bollire l’acqua. Da notare, in una delle pareti del camino, una cavità. All’interno di questa veniva posata l’oliera. L’olio, infatti, comincia a solidificare a 12 gradi, diventando completamente solido intorno ai 4 gradi. Questo sistema permetteva quindi di tenere l’olio sempre pronto all’uso. La porta in legno sulla sinistra porta alla stalla di cui molte case erano provviste. Appicciato su di essa un santino, a simboleggiare la forte presenza della religione nella popolazione locale dell’epoca, e proprio affianco, una staffa di cavallo che, portatrice di fortuna, indica una onnipresente scaramanzia profana. Una volta seduti a tavola, si pranzava attingendo tutti insieme dall’unico grande piatto, detto piatto “minzanu”, proprio perché “mmienzu allu taulu”. Vediamo poi un girello senza ruote, detto in dialetto “scapulaturu”, nel quale i bambini cominciavano ad imparare a stare in posizione eretta. Appese al muro, tra il caminetto e la porta della stalla, le cunservarole, nelle quali veniva fatta colare la salsa di pomodoro per farne il concentrato. Sulla parete adiacente, invece, delle grattugge, e sotto di loro, una cassa detta mattra, utile al setacciamento della farina e alla preparazione del pane. Vicino al girello, per terra, una gabbia per topi e vicino ad essa i “fiti”, trottole per bambini. La rotazione veniva innescata attorcigliando uno spago su di essi e tirandolo via energicamente. Potete trovare un approfondimento sui giochi tradizionali nella rivista Altri Tempi pubblicata da Pro Loco Latiano.  Poi ancora la “braciera”, con un’intelaiatura in legno sulla quale poggiare i panni bagnati per farli asciugare dopo aver riempito il piatto di carboni ardenti. Le scatoline di legno e metallo traforato sono invece scaldapiedi. Alle nostre spalle, sullo scaffale a sinistra, vari strumenti per tostare e macinare il caffè.

Ora spostiamoci nell’ultima stanza del corridoio (porta in fondo).

English
transcription.

We are now inside the kitchen. This room was the central hub of the house and the most used daily. The most important source of heat is the fireplace, which was also used for cooking. We can see a “burzunetto” hanging to boil water. Notice a cavity in one of the walls of the fireplace. The oil jar was placed inside this cavity because oil begins to solidify at 12 degrees Celsius, becoming completely solid around 4 degrees. This system allowed the oil to always be ready for use. The wooden door on the left leads to the stable, which many houses were equipped with. Attached to it is a holy card, symbolizing the strong presence of religion among the local population of the time, and right next to it, a horseshoe, which, as a bringer of good luck, indicates an omnipresent secular superstition.Once seated at the table, everyone would have lunch together by eating from a single large dish, called the “minzanu” dish, because it was “mmienzu allu taulu,” in the middle of the table. Then we see a walker without wheels, called “scapulaturu” in dialect, in which children began to learn to stand upright. Hanging on the wall, between the fireplace and the stable door, are the “cunservarole,” where tomato sauce was drained to make concentrate. On the adjacent wall, there are graters, and below them, a chest called mattra, useful for sifting flour and preparing bread. Near the walker, on the floor, is a mouse cage, and next to it, the “fiti,” children’s spinning tops. The tops were spun by wrapping a string around them and pulling it energetically. You can find more information about traditional games in the magazine Altri Tempi published by Pro Loco Latiano. Then there is the “braciera,” with a wooden frame on which to lay wet clothes to dry after filling the bowl with burning coals. The perforated wooden and metal boxes are foot warmers. Behind us, on the shelf to the left, are various tools for roasting and grinding coffee.

Now let’s move to the last room down the corridor (door at the end).

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