Polo Museale

27 Giugno 2024

5. Corridoio pt. 1 – Corridor pt. 1

Una guida sonora agli ambienti del museo.
An audio guide to the museum ambiences.

Trascrizione
italiana.

Questa è la fontanina pubblica, in dialetto “funtana”, erogava l’acqua pubblica dell’Acquedotto Pugliese, come inciso sulla fontana stessa. Riportata anche la data, 1914, anche se molto probabilmente impiantata postuma a quell’anno, dato che l’Acquedotto Pugliese è giunto nella provincia di Brindisi nel 1918. Per terra sono posate delle anfore minzane, adoperate soprattutto per il trasporto dell’acqua. Molte di queste sono ancora presenti e funzionanti nel territorio.

A sinsitra degli strumenti per pesare merci. A terra, più grande, la bascula: essa era adoperata principalmente per pesare oggetti di grandi dimensioni o di considerevoli quantità (come il raccolto dai campi). Le derrate venivano poste sulla pedana orizzontale e spostando il peso sull’asta millimetrata si cercava di trovare l’equilibrio di questa in modo che fosse parallela al pavimento, così da avere una stima precisa. Appese alle spalle di questa c’è invece la viddanza. Intuitivamente, in uno dei due piatti in vimini venivano posati i pesi, mentre nell’altro l’oggetto da pesare.

Procedendo nel corridoio troviamo la riproduzione di un pozzo.
Questi, costruiti in tufo, rivestivano lo scavo effettuato per raggiungere la falda acquifera. All’interno, utile a questo scopo, uno scandaglio, che legato ad una corda o catena, veniva lanciato all’interno della fossa per “studiarne” il fondo o addirittura rompere le rocce che impedivano di procedere con la scavatura. La vasca nella colonnina a destra serviva a convogliare l’acqua raccolta tramite i secchi di tela appesi alla carrucola tramite una corda.

Alle spalle in mostra i capasoni, delle grandi giare in creta contenenti vino (fungendo da umili botti per chi non poteva permettersi materiali più pregiati), provviste di un beccuccio che permetteva al liquido di fuoriuscire. Solitamente erano chiusi da piatti minzani fissati sull’apertura in alto, in modo che il vino fosse conservato ermeticamente al loro interno. Il materiale e la struttura che li costituiscono isolano la temperatura esterna da quella del contenuto.

English
trascription.

This is the public fountain, referred to as “funtana” in the local dialect. It supplied public water from the Apulian Aqueduct, as inscribed on the fountain itself. The date 1914 is also indicated, although it was likely installed after that year (since the Apulian Aqueduct reached the province of Brindisi in 1918). On the ground are “minzane” amphorae, used primarily for transporting water. Many of these fountains are still present and functioning in the territory.
To the left are tools for weighing goods. On the ground is a larger scale called the “bascula,” mainly used for weighing large items or substantial quantities, such as field harvests. The produce was placed on the horizontal platform, and by moving the weight along the graduated beam, the balance was adjusted until it was level with the floor, thus providing an accurate estimate. Hanging behind it is the “viddanza.” Intuitively, weights were placed in one of the two wicker pans, while the object to be weighed was placed in the other until balanced.
Proceeding down the corridor, we find a reproduction of a well. These were built with tuff stone, lining the excavation made to reach the aquifer. Inside, a sounding line was used for this purpose; tied to a rope or chain, it was thrown into the pit to study the bottom or even break rocks that hindered further digging. The basin on the right column served to channel the collected water using cloth buckets tied to a pulley.
Behind, on display, are “capasoni,” large clay jars containing wine, serving as humble barrels for those who could not afford more precious materials. Equipped with a spout for liquid to flow out, they were usually sealed with “minzani” plates fixed on the top opening to keep the wine hermetically sealed inside. The material and structure insulated the internal temperature from the external one.

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