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Monumenti

23 Novembre 2019

Monumento Divenire

Il primo bozzetto dell’opera scultorea risale agli anni ’80, su idea del sindaco Eugenio Sarli. Il progetto fu portato avanti dal giornalista Franco Giuliano del Gazzettino. La creazione della statua richiese dieci anni, durante i quali si alternarono due amministrazioni, quella di Tommaso Mola e Salvatore De Punzio. Il 27 maggio del 1990 l’opera fu inaugurata e posta nei giardini pubblici, a seguito della nuova apertura di questi ultimi.

L’opera scultorea rappresenta un fiore che sboccia e crea  in Divenire  l’eternità: è un volgere lo sguardo a Dio cercando di orientare la vita dell’uomo verso il bello e l’eterno. La spirale floreale trasforma i suoi petali in corpi di donne, i quali offrono la sensazione di staccarsi dalle radici per liberare l’animo umano verso l’alto; ed è questa una delle peculiarità della scultura di Cosimo Giuliano. La terra è fedele ma genera anche tanta sofferenza, la sofferenza del lavoro duro dei campi che viene espressa in Divenire, così come in tutte le sue opere. Le sue immagini, infatti, rivelano l’ansia delle estenuanti attese, l’angoscia per il lavoro che manca, la speranza di un domani migliore, l’innocenza dei sentimenti. Nella sua opera risalta il profondo senso di solidarietà che anima la nostra gente, quella più esposta al bisogno e quindi più disponibile a sostenere chi soffre. Questo grande valore sociale è espresso con efficace eloquenza e plasticità nel movimento dei corpi e negli atteggiamenti dei volti.Una caratteristica tipica dello scultore è quella di esprimere la cultura contadina della sua terra La scultura Divenire rappresenta la gente comune ed è questo che ha spinto lo scultore Cosimo Giuliano a  donarla  al suo paese.

Monumento Divenire

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