Torre del Solise
La prima menzione della Torre del Solise in un’opera a stampa risale al 1884, in cui viene definita “torre vetustissima”. Raffaele Santoro, nella sua monografia “Latiano” descrive la torre medio-evale come si presentava ai suoi tempi e, ricorrendo ad un’iscrizione posta sull’architrave di una finestra, ritiene che la fondazione risalga al 1528. Ma osservando bene il fabbricato si ritiene l’ipotesi che essa fu edificata molto tempo prima e successivamente rimodernata in detto anno a cura dell’Università. La sua costruzione viene quindi fatta risalire al XVI secolo.
Con vari passaggi di proprietà, oggi quel che ne resta è il nucleo sopravvissuto della casa di Paolo Francone, feudatario di Latiano dal 1592 al 1600. Ha una struttura rinascimentale e presenta una pianta quadrata, costituita da un piano terra e da un piano nobile: notevoli le decorazioni di cornici e timpani delle finestre che animano le sobrie facciate. L’eleganza esterna è in continuità con la raffinatezza dei vani interni, con camini ed imposte delle volte finemente decorati.
Negli anni fu adibita prima come deposito di formaggio, poi come laboratorio di produzione del sapone; nella metà del XX secolo come deposito per la confezione di fichi secchi, come forno e addirittura come falegnameria e sede municipale. Nel 1979 stava per essere abbattuta ma nel 2002 fu acquistata dall’Amministrazione comunale.
Divenuta di proprietà privata della famiglia Nacci, è attualmente di proprietà dell’Amministrazione Comunale, che ha provveduto a restaurarla e a destinarla a sede per l’informazione ed accoglienza turistica, concessa in comodato d’uso alla locale associazione Pro Loco.

Torre del Solise in via S. Margherita
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Visione dall'alto della Torre del Solise
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